Buccolieri (3B Liceo) ambasciatrice all'ONU
La nostra studentessa Buccolieri della 3B all'iniziativa di Cwmun - ambasciatori di Pace all'ONU (solo 8 studenti in Puglia ) che dal 16 al 22 marzo ha portato 50 studenti all'Onu per far vivere loro una esperienza di ambasciatore di pace, facendoli partecipare ai lavori dell'assemblea
L’Associazione Diplomatici, tra i suoi più importanti progetti, cura e gestisce il “Change the World Model United Nations” (CWMUN), la prestigiosa simulazione che riproduce fedelmente i meccanismi di funzionamento dei principali organi delle Nazioni Unite.
Ad ogni studente partecipante è assegnata, dunque, la rappresentanza di uno dei 193 Stati membri dell’ONU ed è chiesto di agire per conto di quel Paese seguendo la politica, l’economia e l’habitus culturale propri della Nazione assegnatagli. Ciò comporta uno scambio valoriale molto forte, un’apertura alle diversità rilevante e una tendenza verso il confronto culturale e sociologico. Questi concetti si racchiudono in un principio cardine del CWMUN, quello dello “stay in character”, inteso come obbligo di “stare nel personaggio”.
Ogni studente si insedia all’interno di commissioni che si differenziano le une dalle altre per materie e competenze, e dibatte con altri giovani delegati una tematica studiata in precedenza al fine di pervenire ad una soluzione quanto più condivisa possibile. E’ un esercizio di comprensione, di diplomazia, di leadership, di negoziazione.
Gli studenti partecipanti, prima di simulare concretamente il funzionamento delle commissioni ONU, seguono un corso di formazione trimestrale con appositi tutor, che si propone come obiettivo quello di formare gli studenti su un duplice piano: in primis, pone le basi per l’apprendimento dei principali eventi in materia di geopolitica globale attuale e, successivamente, mira allo studio dei principi che regolano il meccanismo di funzionamento delle Nazioni Unite.
L’Associazione, ad oggi, collabora con più di 60 Paesi al mondo e coinvolge ogni anno circa 2000 studenti provenienti dalle più disparate parti del pianeta. Ciò consente ai giovani delegati di mettere alla prova la propria padronanza della lingua inglese, intesa come lingua veicolo d’obbligatorio utilizzo nel corso dei lavori di simulazione.
Il metodo di studio tradizionale italiano è basato su una preparazione prettamente teorica e mnemonica; lo spazio che residua per l’attività pratica è minimo, se non, talvolta, nullo.
In contrapposizione al nostro tradizionale sistema didascalico, invece, si pone il metodo del “learning by doing”, sviluppato negli Stati Uniti e adottato dall’Associazione quale modello maggiormente idoneo ad assurgere alla funzione di integrazione di concetti teorici appresi mediante lo studio manualistico e di nozioni pratiche, volte a fornire strumenti concreti per garantire ai giovani l’apprendimento di tutte quelle prassi ritenute indispensabili per l’accesso nel mondo del lavoro.
Ciò che rende interessante queste simulazioni internazionali, inoltre, è il luogo in cui queste fisicamente si svolgono; all’interno del “Change the World Model Programme” sono inserite diverse tappe, alternative o cumulative, nelle quali l’Associazione, grazie alle sue partnership con importanti enti ed istituzioni del panorama internazionale, organizza le suddette simulazioni: a Febbraio, è prevista una simulazione a Roma, a Novembre negli Emirati Arabi e a Marzo all’interno del Palazzo di Vetro delle Nazioni Unite a New York City. A queste tappe, ormai rituali, si è aggiunta quella di Barcellona, riservata agli studenti delle scuole, che sta già riscontrando un notevole successo.
Oggi, 17 Marzo 2017, tutti i riflettori sono puntanti sul Palazzo di Vetro che si riempie di studenti con tante idee per cambiare il mondo, per apportare un miglioramento con l’entusiasmo che solo gli ideali di giovinezza possono garantire.
Alla cerimonia di apertura partecipano illustri personalità del mondo diplomatico e internazionale, tra cui: Sebastiano Cardi, Rappresentante Permanente Italiano presso le Nazioni Unite, Amina Mohammed, General Secretary delle Nazioni Unite, Lucio Caracciolo, Editore della rivista Limes, Salvatore Carruba, Presidente di Future Leader Society, Marco Tardelli e Tania Cagnotto.
Nei prossimi tre giorni, le chiavi del Palazzo di Vetro saranno consegnate in mano ai giovani ambasciatori che, da veri diplomatici, lavoreranno incessantemente per proporre le soluzioni più efficaci e convincenti al fine di risolvere le problematiche poste dall’argomento che tratteranno e dibatteranno con gli altri studenti.
Mission dell’Associazione e obiettivo finale del progetto, oltre al fisiologico sviluppo di tutte quelle competenze di immediata percezione, strettamente connesse alla simulazione stessa, è quello di creare una rete di contatti che possa condurre alla formazione di una vera leadership positiva globale, intesa come la volontà di pervenire a quell’accordo diplomatico, al quale partecipano i diversi Stati a seguito di una proceduta di negoziazione, e attraverso cui si garantiscono tutte quelle condizioni volte al pieno sviluppo della personalità dell’essere umano.
Se le organizzazioni internazionali costituiscono delle novità nella storia dell’evoluzione della sovranità e della gestione del potere, va sicuramente sottolineato come l’entusiasmo di questi giovani, la passione che mettono nel tentativo di trovare una soluzione condivisa, la preparazione che portano avanti per mesi per rappresentare uno Stato differente da quello di loro appartenenza, sono tutti elementi che fanno ben sperare ad un futuro migliore, più aperto alle diversità e maggiormente tollerante nei confronti dell’estraneo, con gli unici obiettivi di uniformare gli squilibri economici e sociali del mondo moderno e di creare le condizioni per una pacifica convivenza tra Stati e tra popoli.