Liceo: viaggio della memoria
Il lungo e importante percorso affrontato dalle classi IV del Liceo Scientifico e delle Scienze Applicate “Epifanio Ferdinando “ è giunto al suo coronamento. Ieri sera alle 18 infatti sono partiti, accompagnati dal professore Salvatore Lezzi, per il loro speciale viaggio della memoria, che li porterà a visitare i luoghi più significativi dell’olocausto, tra cui il campo di concentramento di Auschwitz.
Il cammino di questi ragazzi è iniziato a novembre: grazie alla sensibilità del professore, che ha promosso l’iniziativa, e alla collaborazione del Dirigente e di molti docenti, che hanno tenuto delle lezioni di approfondimento a scadenza settimanale, hanno intrapreso un cammino di studio per cercare di conoscere e approfondire le motivazioni che hanno portato alla nascita dei totalitarismi in Europa nel cosiddetto Ventennio.
Ma soprattutto hanno voluto ricercare gli avvenimenti accaduti durante la shoa, quelli che hanno riguardato la cosiddetta “soluzione finale” del problema degli Ebrei secondo il piano criminale e pazzo di Adolf Hitler.
A questo proposito hanno avuto modo di scoprire come l’olocausto abbia riguardato tantissimi ambiti della vita dell’uomo, compresi lo sport e l’arte. Su questi aspetti nel mese di gennaio i ragazzi hanno allestito una mostra e preparato molti lavori di approfondimento, coinvolgendo tutto l’istituto. Ieri finalmente dalla teoria si è passati alla pratica e gli alunni sono andati a visitare i luoghi che hanno conosciuto sui libri e sui documenti analizzati.
Questo percorso e questo viaggio sono particolarmente importanti per il nostro istituto, perché sono stati fortemente voluti dagli stessi ragazzi, che ancora una volta hanno preferito ampliare l’offerta formativa in maniera costruttiva ed importante, scegliendo come meta per il viaggio di istruzione un luogo strettamente collegato a quanto studiato nel corso dell’anno scolastico.
Siamo sicuri che questi ragazzi torneranno più maturi, sicuramente cambiati, e saranno ancora una volta pronti a testimoniare ai loro compagni e a tutta la comunità mesagnese il loro impegno e i loro valori, quello della conoscenza che forma l’uomo e il cittadino, in primis.